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Alexa Playground
Special Guest: Rhea RipleyApertura alle ore 21:00
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#ALEXASPLAYGROUND Una cosa del genere non le è mai capitata. Se solo nella sua vita si fosse mai aspettata, un giorno, di trovarsi a dover affrontare una vera e propria casa degli orrori... Avrebbe riso. Forte, con una risata di pancia. Eppure, ora, c'era qualcosa in quella situazione che finiva per provocare in Rhea una profonda e celata eccitazione. Sentiva l'adrenalina pomparle nelle vene come fosse una droga potente e in grado di portare assuefazione, un qualcosa di cui non poteva far in nessun modo a meno.
Era l'odore del pericolo, ma anche quello della caccia.
Avanza con passi decisi appena fuori dall'arena, in quella piccola casetta che, per quanto strano, si trovava in una piccola porta del garage. Come un mondo speciale, allo stesso modo del passaggio ben custodito per Narnia, ma dopo un violento Inverno Nucleare.
Se il luogo oscuro vuoi trovare,
Giù all'Inferno di metallo devi andare.
Cerca la porta con la stella,
Lì troverai la fine delle tue cervella.
Le parole di Alexa, o chiunque fosse ormai dentro quel corpo a tirare delle fila fin troppo sottili ma estremamente rigide, continuavano a rimbombarle nel cervello come fossero un mantra. Eppure, era solamente una piccola lettera trovata sulla sua valigia. Per un momento, un solo momento, si chiese se le preoccupazioni di Dominik non fossero fondate.
Rhea Ripley: "Quel dannato ragazzino si preoccupa troppo."
Si ritrova a mormorare, tra sé. Un commento tanto scocciato quanto affettuoso, in fondo. Scuote la testa massaggiandosi le nocche, ben ricoperte dal ferro di uno scintillante tirapugni. Non sarebbe andata in un luogo del genere a mani vuote.
Eccola, quella piccola porticina, con il simbolo del pentagono al contrario ben stampato sopra in una vernice rossa. Era sangue? Non aveva alcuna importanza ora come ora. Rhea apre la porta: un calcio che si infrange con forza sul legno bianco, spalancandola.
Rhea Ripley: "ALEXA, MAMI'S HOME!"
Esclama, poi entra.
CLICK!
E la porta si chiude con violenza dietro di lei.. -
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Oh, finalmente!
L'ospite tanto atteso, desiderato, bramato.
Nel momento in cui la piccola porticina si apre, una risata s'espande per tutto il piccolo abitacolo: agghiacciante, ma famigliare.
Swing.
Swing.
Il rumore dell'altalena che fende l'aria accompagnato da un mugolio a labbra chiuse.
Rhea entra nel Parco Giochi di Alexa .. No, Lily. E questa ridacchia.
Alexa Bliss: "Rhea, benvenuta! IhiIHIhihIHih!"
Swing.
Alexa Bliss: "Non vedevo l'ora d'incontrarti! La vincitrice della Royal Rumble, Mami, la New Nightmare! Sai che amo gli incubi? Sono il mio posto preferito dove giocare! Ihihihih!"
Rhea Ripley: "Cut the crap, Alexa."
Alexa Bliss: "Oh! Sei una dura! Rhea Ripley non ha paura delle mie parole, Rhea Ripley non ha paura di niente, giusto? Giusto?"
Swing.
Alexa Bliss: "SBAGLIATO! Tutti hanno paura, Rhea! Tutti i poveri, piccoli inutili esseri umani hanno paura di qualcosa .. Di quello che non riescono a capire, di quello che non riescono a spiegarsi. Tu di cosa hai paura, Rhea? IhihihIHihIH"
Swing.
Alexa Bliss: "Io lo so di cosa hai paura!"
Alexa Bliss: "Facciamo un gioco, il gioco della resistenza! Se riesci a vincerlo chiuderò un occhio sulle tue intenzioni di voler cedere la tua title shot per Wrestlemania. No! No! Farò di più! Ti aiuterò a far soffrire la povera Charlotte Flair! Giochiamo, Rhea?"
Rhea Ripley: "Non me ne frega un cazzo di quel match! Charlotte sta già soffrendo sapendo che le ho negato la possibilità della sua vendetta!"
Alexa Bliss: "AHHaHAHAHAHAHA! Risposta sbagliata! L'unica risposta è .. SI!"
Le luci si spengono.
L'oscurità inghiotte Rhea.
Inghiotte entrambe.
Alexa Bliss: "AHahAHhaAHHAahaHAH"
In lontananza, solo l'eco di una risata.. -
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#ALEXASPLAYGROUND Il buio la inghiotte, all'improvviso. Rhea non sente altro che una risata in lontananza, un'eco lontana a causa dell'estrema e improvvisa perdita di percezione della realtà, dello spazio e della visione. Merda. Rhea stringe i pugni del buio mentre il metallo del tirapugni preme con forza sul suo palmo facendolo diventare bianco.
Alza le braccia all'altezza del volto in posizione di difesa, questa era a prima cosa che ha imparato, la prima cosa che ha insegnato a Dominik: non scoprire mai la guardia, non lasciare mai il viso scoperto. E lui lo faceva, ogni dannata volta. Ma lei non era lui, lei non era Lacey, non era Bayley, non era nessuna delle persone che aveva attraversato la strada della nuova Alexa, fallendo. Lei era...
???: "Rhea!"
Una voce familiare le giunge all'orecchio. Un grido disperato in lontananza. Non poteva essere, no?
???: "Mami!"
Merda.
Quel dannato ragazzino! Gli aveva detto di non seguirla, gli aveva detto che se la sarebbe cavata da sola, gli aveva detto di non farlo. Merda, gli aveva specificato di non seguirla! Il battito comincia ad accelerarle in petto, la mano sempre più stretta intorno a quel tirapugni.
Rhea Ripley: "Dominik?!"
Lo chiama, ma nella voce esce fuori molto più sentimento di quel che vorrebbe, molta più preoccupazione di quella che vorrebbe far sentire, soprattutto in una situazione del genere, soprattutto nella casa di quella piccola mente malata di Alexa! Rhea digrigna i denti, ma non riesce a vedere. È troppo buio.. Fanculo è troppo buio!
Rhea Ripley: "Non vedo un cazzo DomDom, continua a parlarmi!"
Perché l'aveva seguita? Era questo che voleva dirle prima? Che era totalmente impazzito? Se sarebbero usciti entrambi da questa storia l'avrebbe picchiato, gli avrebbe tirato dei pugni così forti da fargli perdere conoscenza. Se sarebbero usciti? No. Il SE non era una possibilità. Quando sarebbero usciti l'avrebbe fatto svenire per tutti i colpi che gli avrebbe tirato.
Il buio continuava a disorientarla, così come la sua apprensione. La sua fottuta confusione. No, non poteva perdere a questo gioco. Rhea Ripley non aveva mai perso a nessun gioco.
Dominik Mysterio: "Mami ti prego aiutami..."
La voce è più forte, più vicina. L'Australiana allunga il passo, sempre con le braccia alte, sempre con il tirapugni pronto ad affondare nel volto di qualcuno. Poi finalmente la vede... Una fievole luce. Un corpo.
Rhea Ripley: "Dominik!"
Urla correndo verso di lui.
È riverso a terra, in condizioni pietose. Vittima sicuramente di un attacco a sorpresa, ma che tipo di attacco a sorpresa? Chi avrebbe potuto procurargli quelle ferite, ma soprattutto come si erano permessi di farlo? Lei era l'unica che poteva fargli così male.
Rhea Ripley: "Che cazzo ti è venuto in mente?! Ti avevo detto che avevo tutto sotto controllo!"
Dominik Mysterio: "Ti prego non picchiarmi! Mi dispiace, Rhea."
Rhea Ripley: "Mi dispiace un cazzo! Perché non segui quello che ti dico? Perché non hai seguito i miei ordini come sempre?"
Rhea si ferma.
Dominik Mysterio: "Rhea?"
Rhea Ripley: "..."
Non risponde, ma il suo sguardo si fa serio, impassibile come quello di una statua di marmo. L'azzurro cristallino delle sue iridi sembra rabbuiarsi, diventare quasi nero. Dominik ancora a terra la guarda, la preoccupazione prende il posto di tutto il range d'emozioni un ragazzo possa provare.
Dominik Mysterio: "Mami?"
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OMMIODIO! RHEA COMINCIA A COLPIRE DOMINIK! LO PRENDE A PUGNI CON LA MANO IN CUI AVEVA BEN INFILATO IL TIRAPUGNI! Il giovane ragazzo comincia ad urlare di dolore, gli occhi di Rhea sono sempre più neri, quasi inespressivi. Pura brutalità.
Dominik Mysterio: "BASTA TI PREGO!"
Un colpo, un altro, un terzo. Si apre una ferita.
Dominik: "BASTAAAAhahahaHAhahaHAHAhahaahHAhah!"
Le urla si trasformano ben presto in una risata distorta, una risata da far accapponare la pelle.
Finalmente le luci si accendono, di scatto.
E al posto di Dominik non rimane altro che una bambola di pezza.. -
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Le luci si accendono.
L'illusione si spezza.
Alexa Bliss: "AHahAHhaAHHAahaHAH"
Ma la risata, l'agghiacciante risata, rimane nell'aere. Quando una maledizione si spezza, si è salvi. Qui, invece, l'incubo sembra appena iniziato. Sembra che Rhea abbia percorso chilometri, prima. Invece, non si è spostata di un solo millimetro. È di nuovo al punto di partenza, vicino all'altalena di Alexa.
Swing.
Alexa Bliss: "RHEA! BLOODY! RIPLEY!"
Lo scandisce con tono trionfale.
Alexa Bliss: "Ci sei riuscita. Hai vinto. Hai resistito all'illusione. E vuoi sapere una cosa?"
Non aveva ancora mai perso il suo gioco, Lily. Ed è seria. Così seria da far paura, ancor più di quanto non lo faccia già di suo.
Una domanda lasciata nel vuoto.
Rhea fa solo una smorfia, ma attende.
Silenzio.
Su silenzio.
Finché ..
..
..
..
Alexa Bliss: "È STATO COSI' DIVERTENTE!!"
Un applauso. Un secondo. Una sequela di Clap Clap Clap Clap divertiti.
Alexa Bliss: "Il modo in cui ti sei accorta di tutto e hai colpito il tuo povero piccolo animaletto domestico! Fantastico! Peccato che non sia servito a molto, no? Hai scoperto le tue carte, Incubo .. Tutti hanno paura di qualcosa. "
Non è convinta, Rhea. Arriccia il labbro pittato di nero.
Alexa Bliss: "Un ragno, un topo, un serpente .. L'altezza, gli aghi, il fuoco! Non è il tuo caso, vero Rhea? Nessuna cosa tangibile ti spaventa .. Ma dietro quegl'occhi vitrei, carichi di voglia di distruggere tutto, c'è una paura più grande e pericolosa di tutte: la paura di un'idea."
Alexa Bliss: "Io la conosco, Rhea. Conosco quella paura, conosco tutte le paure del mondo. Vuoi sapere qual è la tua paura?"
Thump.
Alexa scende dalla sua altalena: un saltello quasi inudibile. S'avvicina all'Incubo, annulla ogni distanza di sicurezza e si mette sulle punte.
La Ripley rimane ferma, immobile. Il pugno con l'oggetto metallico lungo il fianco.
Lascia che Alexa arrivi al suo orecchio.
Lascia che le confessi il suo segreto incofessabile.
Uno scatto: veloce e impercettibile.
La mano di Rhea che si stringe intorno al collo di Alexa, le mozza il fiato in gola con rabbia.
Alexa Bliss: "AHAHAHAHA!"
Eppure, la reazione non è altro che una risata. Strozzata in gola, ancor più spaventosa del solito.
Il Demone si libera dalla presa con un solo passo indietro. Questa è casa sua, questo è il suo gioco. E il mondo gira intorno alle sue regole.
Si siede nuovamente sull'altalena.
Alexa Bliss: "Sì! Sì! È proprio per questo che sei speciale, Rhea! Il tuo modo di fare! Come ricacci dentro i sentimenti in un batter d'occhio! Saresti il pezzo migliore della mia collezione! L'unico pezzo umano."
Alexa Bliss: "Posso darti quello che vuoi, tutto quello che vuoi. La vendetta, oh la vendetta è la cosa che so offrire meglio! C'è posto per solo una di voi due in quello scaffale, in quel match .. Ma per te, Rhea, posso fare un'eccezione."
Nero.
Il buio inghiotte di nuovo il Parco Giochi.
Solo per pochi istanti. Poi si ritorna e l'inverosimilità qui è ben più che palese.
Rhea Ripley: "Unisciti a me, Regina. Lascia perdere gli unicorni e i buoni propositi e aiutami a plasmare Dom con tutta la cattiveria che tieni repressa nel tuo cuore."
Rhea che parla con Rhea. Rhea che pronuncia quella frase. La proposta rifiutata. Le ultime parole amorevoli di un'amante respinta per sempre.
Alexa Bliss: "Unisciti a me Rhea, e Charlotte sentirà sulla sua pelle ogni lettera della parola s-o-f-f-e-r-e-n-z-a."
E, di sottofondo, nell'aere e nel buio, di nuovo quella voce che sussurra al vento.. -
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#ALEXASPLAYGROUND Non solo Alexa Bliss, o Lily, o quale Diavolo dell'Inferno sceso in Terra sia, si è divertita a giocare con la mente di Rhea, a plasmarla a suo piacimento, a piegarla al suo volere... Ma ora, dopo che l'Australiana è riuscita a spezzare la sua illusione, le sta chiedendo di unirsi a lei? Chiaro che il sentimento iniziale, quello preponderante, sia quello di urlare un NO così forte e rabbioso da far vibrare le mura di quell'edificio montato ad arte. Ma allora, perché sta esitando?
Guarda il riflesso di se stessa che pronuncia quelle parole, le ultime parole prima della fine. Prima di tutta quella rabbia, di quella frustrazione. Charlotte Flair avrebbe potuto unirsi a lei, sarebbe potuta essere la Evil Queen, la spalla senza scrupoli di cui Rhea aveva disperatamente bisogno in quel momento: per aiutare Dominik nella sua crescita, per tornare nel wrestling e a essere una minaccia. Sarebbe stato perfetto: brutalità e caos controllato.
L'incubo peggiore della federazione, inevitabile e in grado di annichilire, come se fosse il Giorno del Giudizio.
Ma aveva rifiutato. Ormai era troppo buona, troppo morbida, troppo debole per dominare davvero. E ora, era tornata per vendicarsi? Lei? Lei si sentiva tradita?
Rhea Ripley: "Charlotte merita tutta la sofferenza del mondo. Le sue stupide idee, la sua stupida faccia, tutto di lei merita sofferenza."
Rhea Ripley: "Ci ha manipolato dal primo giorno che ci siamo incontrate! Ci ha trascinato nella sua spirale di tristezza, ci ha reso deboli, sentimentali! Deve soffrire! Dobbiamo farla soffrire."
Non c'è mai stato posto per i no nella sua vita e quello era stati un grande no, fin troppo importante.
Rhea Ripley: "Dobbiamo farla soffrire..."
Ripete, mentre la figura davanti a lei, mentre se stessa si lascia andare a un ghigno.
Rhea Ripley: "Sì! Sì! Uniamoci a Lily! Uniamoci a Lily e distruggiamo Charlotte Flair a Wrestlemania!"
Rhea Ripley: "Distruggiamo Charlotte a Wrestlemania..."
Il ghigno della Ripley di fronte a lei si fa sempre più ampio, quasi distorto.
Rhea Ripley: "Let.. Her.. In.."
Alexa Bliss: Let.. Me.. In.."
Di nuovo quella voce che riecheggia nella stanza, che rimbomba come se si trovasse all'interno di uno scatolone metallico. Rhea guarda Rhea. Rhea sorride a Rhea.
E POI LE TIRA UN PUGNO!
CRACK!
Il rumore che si sente è lo stesso di uno specchio che s'incrina e il motivo è piuttosto semplice: è veramente uno specchio ad essersi incrinato! La mano, e il tirapugni, sono ancora posizionati sulla superficie dello specchio mentre qualche piccola scheggia di vetro le si conficca nelle dita aprendole qualche piccola ferita. Davanti a lei non c'è più quella Rhea, ma solo la sua figura divisa in molte parti.
Alexa Bliss: "AHahAHhaAHHAahaHAH". -
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Alexa Bliss: "AHahAHhaAHHAahaHAH"
Di nuovo, quella risata. Si espande nell'aere. È dietro Rhea. Poi di lato. Davanti a lei.
È dappertutto.
Come un vortice.
Alexa Bliss: "Una non risposta non è un no, Rheaaa ~ "
Lo canticchia, come una nenia.
Toglie la mano chiusa dallo specchio, Rhea Ripley. Gira il capo lentamente, la luce torna normale.
Non c'è più il Parco Giochi. No. Solo una stanza normale, un piccolo abitacolo della sicurezza: lo specchio appeso al muro, in frantumi, e i piccoli schermi delle telecamere di sorveglianza. Solo che, invece della zona, mostrano la faccia di Alexa.
Tutti quanti.
Alexa Bliss: "Mi sono divertita così tanto!!! Sei speciale, Rhea!"
Alexa Bliss: "Ci vediamo la settimana prossima, diventeremo grandi amiche! It would be fun.. I promise!"
Gli schermi si spengono, all'unisono. Gracchiano con lo stesso gradevole motivo di una comunicazione persa.
Click.
La porta dietro Rhea si sblocca, è libera di andarsene. E lo fa, senza dire una parola, senza mostrare cenno d'altre espressioni.
È libera di andarsene, ma Lily l'ha puntata.
La vuole.
E la otterrà.
-FINE-. -
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Alexa Bliss: +0.5
Rhea Ripley: +0.5
Chiudo.