Rhodes & Cardona's Road to the Extreme

Se qualcuno si sta già godendo le meraviglie dell'Italia, qualcun altro... Una persona il cui destino sembra essere incrociato con quello di Cardona si sta dando da fare in palestra. Ovviamente parliamo del "Campione senza titolo", Cody Rhodes. E diciamo che darsi da fare è più che altro un eufemismo, visto che quella a cui assisteremo è una seduta di fisioterapia e non un vero e proprio allenamento.



Anche l'American Nightmare sarà già in Italia o è rimasto negli Stati Uniti per ultimare la preparazione in vista di un incontro tanto importante? Questo non è dato saperlo, almeno per il momento.

Dottor Kinney: Ecco il mio paziente preferito! Ho visto più te che mia moglie negli ultimi anni, lo sai vero?

Cody: Sempre simpatico eh? E dire che non pensavo potesse diventare più fastidioso della terapia in acqua e invece...

Dottor Kinney: Su, su, non essere permaloso! Tenere l'umore alto aiuta a recuperare! Sdraiati sul lettino, che iniziamo.

Cody: Sono arrivati i risultati delle lastre?

Dottor Kinney: Sì.

Cody: E?



Dottor Kinney: Insomma... Sapevamo che non sarebbe stato facile... Le ferite erano numerose e profonde...

Cody: Se è vero che tenere l'umore alto aiuta a recuperare sembra che tu stia facendo di tutto per impedirmelo. Per fortuna che dovresti essere quello che mi aiuta.

Dottor Kinney: Senti Cody, ne abbiamo già parlato un miliardo di volte. Io posso spiegarti tutto nei dettagli, usare termini tecnici e stabilire piani di recupero...

Cody: Ma tanto io faccio sempre di testa mia.

Dottor Kinney: Tanto fai sempre tutto di testa tua. E' così sin da quando sei tornato.

Cody: Ed è sempre andata bene. Quindi vuol dire che posso continuare così?



Dottor Kinney: No, vuol dire che sei arrivato al punto di non ritorno. Fammi vedere quanto in alto riesci ad alzare quei mini-pesini.

Cody: E va be', raccogliere le cose da terra è sopravvalutato. Esistono quei bellissimi bastoni telescopici.

Dottor Kinney: Senti, Cody. Qui c'è poco da scherzare. Dobbiamo rifare l'elenco?

Cody: Dei miei titoli e primati?

Dottor Kinney: No, delle volte che sei finito in ospedale per colpa della tua testardaggine sul ring. La prima volta avevi una ferita sul sopracciglio profonda come il Gran Canyon.

Cody: E poi sono stato attaccato.

Dottor Kinney: Poi ti hanno pinzato la testa tra due sedie.

Cody: E poi sono stato attaccato.

Dottor Kinney: E una volta ti hanno strozzato così forte con una catena che la tua testa era delle dimensioni di un Funko Pop.

Cody: E poi sono stato attaccato.

Dottor Kinney: E hanno usato quella stessa catena di ferro per frustarti.

Cody: E poi sono stato attaccato.



Dottor Kinney: E ti hanno fatto 18 mosse finali consecutive.

Cody: E poi sono stato attaccato.

Dottor Kinney: E lanciato sulle puntine.

Cody: E poi sono stato attaccato.

Dottor Kinney: E fatto perdere più litri di sangue che quelli che si trovano sul pavimento di un macellaio.

Cody: Ok, ok va bene... Inizio a vedere uno schema ricorrente.

Dottor Kinney: Ma dai? Continua con gli esercizi, invece di allenare solo la lingua.



Cody: Ecco, guarda... Guarda cosa riesco a fare! Due settimane fa non riuscivo nemmeno a mettermi la camicia!

Dottor Kinney: Appunto... E' proprio questo che sto cercando di dirti. La scorsa settimana non saresti dovuto andare in Romania. Per poco Samoa Joe e Matt Cardona non ti facevano la festa.

Cody: E invece alla fine sono stato io a suonargliele.

Dottor Kinney: Non è questo il punto. Devi iniziare a lottare in modo più conservativo. A pensare al tuo futuro.

Cody: Perché? Non è sicuro che io ne abbia uno? Me la sono sempre cavata.



Dottor Kinney: Non lo so, non posso dartene la certezza. Prendiamo il prossimo grande evento della wCw, Extreme Rules. Tu dovresti stare lontano da qualunque cosa estrema, ma se proprio non puoi farne a meno, cambia stile.

Cody: Cioè?

Dottor Kinney: Sei tu il Campione no? Sfrutta questo vantaggio. Fatti rincorrere, non fare gesti pazzi e cerca di ridurre al minimo i colpi subiti e rispondi solo quando sei certo di andare a segno. E per Dio, non inventarti strane stipulazioni con collari o con un la scossa. L'ultima volta per poco non ne perdevamo tre.



Cody: Combatteremo in un Deathmatch.

Dottor Kinney: Ma hai sentito anche solo una parola di ciò che ti ho detto? Tu sei completamente pazzo. Non puoi...

Cody: Senti, Doc, non ho passato una settimana a farmi togliere puntine dal culo per rinunciare alla mia vendetta. E' qualcosa di più grande di me. Matt ha bruciato il titolo. Non si torna indietro.

Dottor Kinney: Esatto! Non puoi tornare indietro da una decisione del genere! Se combatterai potrebbe essere l'ultima cosa che fai!



Cody: Se così deve essere, così sia.

Dottor Kinney: Non è possibile, tu sei veramente un muro di gomma. E' impossibile parlare con te! Ci sarà qualcuno che ascolti al mondo! Qualcuno che può consigliarti con un minimo di sale in zucca!

Cody: Ora che me lo fai notare, sì... Qualcuno c'è. E potrebbe essere giunto il momento di andare a trovarlo.

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[Voci fuori campo]

Cody: Ma dove mi hai portato? Speriamo di non aver fatto tutta questa strada per niente...

???: E dammi un po' di fiducia, no? Del resto hai chiesto tu il mio aiuto. Dai, vieni dentro.



Se la schermata non ci inganna, Cody non è già arrivato in Italia come il suo rivale, ma è ancora su suolo Americano. Del resto manca quasi una settimana al grande show e il tempo per volare oltreoceano non manca. Perché Rhodes è qui? E, soprattutto, a chi ha chiesto aiuto per prepararsi al primo (e forse ultimo) Deathmatch della sua vita?

Cody: E lui chi sarebbe?

Mick Foley: Questo è il mio amico Ricky. Ci siamo conosciuti a una convention qualche anno fa e oggi siamo qui per vedere la sua collezione.

Ecco a chi si è rivolto Rhodes, una vera e propria leggenda dell'Hardcore in tutte le sue forme, Mick Foley!



Lo strano trio percorre uno stretto corridoio e in men che non si dica entra in una stanza altrettanto angusta. Non perché sia piccola, ma per l'incredibile quantità di oggetti che Ricky è riuscito a stiparci dentro.

Mick Foley: Benvenuto in una delle collezioni di cimeli legati al mondo del wrestling meglio tenute d'America!

Cody: Wow! Senza dubbio è impressionante, ci sono un sacco di cose qui dentro! Pezzi rari... Persino l'attire a pois del mio vecchio!



Mick Foley: Hai visto? Questa non te l'aspettavi, eh?

Cody: Questo è poco ma sicuro. Quando mi sono rivolto al primo Campione Hardcore nella storia della wCw pensavo a una preparazione per il PPV molto più... Estrema.



Mick Foley: So benissimo perché sei venuto da me. Io e il tuo prossimo avversario abbiamo condiviso parecchio. Abbiamo battuto Orton e Edge in un Hardcore Tag Team Match a WrestleMania VII. Cavolo, l'ho persino nominato mio assistente GM dopo quella vittoria!

Cody: Forse conoscevi Zack, ma non conosci Matt. Fidati, la differenza non è così sottile come può apparire. L'ho imparato a mie spese.



Mick Foley: Vuoi davvero dire a me come cambiare nome possa cambiare ogni aspetto della personalità? L'uomo in cui sono racchiusi tre personaggi... Più me stesso. Circa.

Cody: Touché. Ammetto di aver sottovalutato il mio avversario. Pensavo che un paio di sonore batoste sarebbero bastate a fermarlo. E invece continua a tornare nella mia vita, a tormentarmi. La sua perseveranza sarebbe persino da ammirare...

Mick Foley: Perché ti ricorda qualcun altro che è tornato in federazione dopo tanti anni e non ha smesso di inseguire il Titolo Intercontinentale finché non è riuscito a portarselo a casa?

Cody: La smetti di avere sempre ragione? Però è vero, quando sono tornato tre anni e mezzo fa ero disposto persino a morire per raggiungere ciò che volevo.



Mick Foley: Adesso non è più così?

Cody: Se ti sentisse il Dottor Kinney... Il vero problema è che stavolta non c'è in gioco solo la mia salute, per quanto già quella basterebbe a sottolineare quanto è grave la situazione.



Mick Foley: Oh oh. Sei preoccupato per il tuo avversario? Questo non è mai un buon segno.

Cody: Sono preoccupato di ciò che dovrò fare perché non torni più a tormentarmi. Questa volta non si torna indietro, dovrò farlo stare a terra per tanto... Tantissimo tempo.

Mick Foley: A terra... O sotto di essa.

Cody: Sì, non avevo il coraggio di dirlo. E per poterlo fare dovrei fare qualcosa di brutto. Molto brutto. E tornare ad essere una persona che mi ero ripromesso di non essere più.



Mick Foley: Sai, anche le vecchie glorie guardano la tv. Non è la prima volta che lo dici. Hai davvero così paura del Mankind del tuo Dude Love?

Cody: Ho paura di non riuscire a tornare indietro una volta intrapreso quel percorso. Sono terrorizzato dallo scoprire che mi piaccia. E che Matt sia solo il primo.



Mick Foley: Già solo il fatto che tu ti ponga il problema vuol dire che riesci ancora a distinguere la realtà dall'incubo. Anche se, diciamocelo, potrebbe servirti scendere a patti con l'altra tua personalità.

Cody: Cazzo, una volta sarebbe stato così facile.

Mick Foley: Pazzesco! Ma quella è la vestaglia originale di Flair?

Cody: Senti, qui è tutto bellissimo. Si respira storia a ogni passo e su l'epicità trasuda da ogni scaffale, però quando passiamo alle cose più serie? Come si usa una mazza chiodata o un asse di legno ricoperto di puntine?



Mick Foley: Ah, illuso! L'"Estremo" è la parte facile. Capire perché lo fai è difficile.

Cody: E tu allora? Perché hai sacrificato metà del tuo corpo in nome dell'Hardcore? L'hai fatto per i fan? Perché sei un pazzo sadico?



Mick Foley: Tsk tsk tsk, non si risponde a una domanda del genere con un'altra domanda. Devi trovare la tua motivazione per salire sul ring con qualcuno che vuole ucciderti. Letteralmente. Non la mia.

Cody: Che fatica parlarti quando entri in modalità Yoda.

Mick Foley: Perché pensi che ti abbia portato qui oggi?

Cody: Non lo so... Perché sei un vecchio nostalgico dei tempi che furono? Un momento, questo posto è pieno di ricordi. Mi hai portato qui perché mi chiedessi come voglio che mi ricordino i tifosi?



Mick Foley: Fuochino. Nel senso che hai indicato esattamente il motivo opposto a quello per cui ti ho trascinato fino a qui. Sei ossessionato da come ti vedono gli altri o da come possano ricordarti tra 100 anni. Ma se fai qualcosa come ciò che dovrai fare Domenica, devi dimenticarti degli occhi che ti staranno a guardare.

Cody: E a cosa dovrei pensare?



Mick Foley: Ai tuoi occhi. Quelli che Lunedì mattina dovrai guardare nello specchio. Riusciresti a farlo dopo aver posto fine a una carriera? A una vita?

Cody: Tu ci riesci?

Mick Foley: Ancora con queste domande come risposte... Comunque voglio accontentare la tua curiosità. Sì, io riesco a convivere con me stesso per tutto ciò che ho fatto sul ring. Per quanto io abbia perso, ho sempre ottenuto in cambio qualcosa di più grande.

Cody: Qualcosa di immortale.



Mick Foley: Esatto, bravo! E tu, sei pronto a diventarlo? L'unico modo di sconfiggere la morte è vivere facendo qualcosa di talmente grande da essere ricordati per sempre.

Cody: Vivere per sempre. Suona bene.



Mick Foley: Vinci e lo farai.

Cody: E se perdessi?

Mick Foley: Non saresti più qui per scoprirlo.

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